Simply
Red
Holding back the years,
Thinking of the fear I've had for so long.
When somebody hears,
Listen to the fear that's gone.
Thinking of the fear I've had for so long.
When somebody hears,
Listen to the fear that's gone.
Guardo
la mia mano, fletto le dita e le appoggio sulla porta. Percepisco
perfettamente le sottili venature sotto i polpastrelli, accarezzo poi
la superficie, fresca e lucida. So che i paradiso mi attende oltre la
soglia, quindi scosto la porta, piano. Il liscio pannello di legno di
ciliegio laccato scivola silenzioso verso destra scorrendo nelle sue
guide, parallelo alla parete rivestita anch'essa dello stesso legno
rossiccio. La grande stanza che scopro è quasi vuota, eppure calda e
accogliente. Una grande, magnifica vasca ovale in marmo bianco,
incassata profonda nel parquet, troneggia al centro e una leggera
brezza marina mi accoglie, solleticando il mio viso e i miei capelli
attraverso le grandi aperture porticate della parete di fronte.
Appena oltre la stanza le scurissime rocce vulcaniche della scogliera
precipitano a perdifiato verso il mare spumoso, azzurro e blu, le cui
onde s'infrangono sui molti pinnacoli rocciosi che, come zanne
sepolte di immani bestie primordiali, rompono la monotonia del mare
innalzandosi neri e lisci contro l'azzurro del cielo. Un sole rosso,
piccolo e intenso riflette se stesso sulle acque dell'orizzonte
sfumandole di carminio e scaldando ai suoi raggi la mia pelle. Poi la
vedo entrare e ogni altra cosa intorno perde consistenza nella mia
mente.
Si
avvicina muovendo lentamente i sottili piedi nudi sul pavimento di
legno e le unghie smaltate di scarlatto spiccano splendide sulla sua
carnagione chiara. Un corto kimono di seta rossa nasconde decisamente
poco della sua bellezza e sensualità al mio sguardo. I suoi capelli
sono molto corti, lisci, e lasciano totalmente esposto il lungo collo
sottile e la nuca, così
tenera, elastica, particolarmente indifesa perché in fondo è la
sola parte del proprio corpo che la donna non può quasi per nulla
vedere e controllare. I suoi occhi neri, profondi non distolgono mai
lo sguardo dai miei, mentre cammina verso il centro della stanza. Le
sue labbra sottili, anch'esse rosse si incurvano in un leggero
sorriso, invitante, stuzzicante, innocentemente lascivo. Giunta di
fronte alla vasca si ferma, le sue mani sottili con un solo gesto
sciolgono il fiocco della cintura e un leggero movimento di spalle fa
scivolare a terra, alle sue spalle il kimono rosso. Ora è
completamente nuda a pochi metri da me.
Il
suo corpo è davvero splendido nella sua ingenua e maliziosa nudità,
rotta solo dal rosso vivo di labbra e unghie, e dai sottilissimi
corti riccioli scuri che disegnano appena il suo inguine, senza
celare per nulla la sua umida intimità. Il suo piede entra a
contatto della vasca e increspa l'acqua, muovendo i moltissimi petali
di rose rosse che galleggiano sparsi, spandendone il profumo tutto
intorno, quindi si immerge completamente. L'acqua lambisce il suo
ombelico, lasciando fuori i seni tondi, pieni e dai capezzoli
sensualmente turgidi, quasi volessero spingersi verso di me, attrarre
i miei baci e carezze. Le sue mani sollevano più volte acqua e
petali spargendoli sul viso e sul collo e il liquido, chiaro e
profumato, scorre lungo petto e schiena, quindi la sua mano destra si
allunga verso di me e con il movimento di due dita mi invita ad
avvicinarmi.
Pochi
passi e sono sul bordo della vasca, i miei piedi nudi non fanno alcun
rumore sul legno. Mi tolgo rapido, un poco maldestro, il kimono che
mi accorgo ora mi sta coprendo, rivelando il mio corpo nudo ed
evidentemente eccitato e il solo strusciare della stoffa leggera mi
causa brividi e contrazioni di desiderio nelle gambe. Le sue dita
continuano ad attirarmi mentre mi immergo rapido. L'acqua è appena
tiepida, una temperatura perfetta e il profumo di rose che sprigiona
mi invade le narici e rilassa la mia mente, almeno le parti che non
stanno immaginando e desiderando prepotentemente lei. Si accosta
finalmente a me e le sue mani si appoggiano al mio collo,
accarezzando dietro la nuca e poi salendo sui capelli e scendendo
lungo la schiena, in un lento, sinuoso e vibrante massaggio. Le punte
dei suoi piccoli, rosei capezzoli premono dure sui miei e sul mio
petto, il suo inguine schiaccia dolcemente la punta congestionata del
mio pene durissimo, che scivola sulla sua pelle ergendosi tra di noi
come una spada sguainata e ansiosa di colpire.
Il
suo volto si accosta al mio, vicino, così vicino. Sento il profumo
delle sue labbra, della sua bocca e il calore del suo respiro nel
mio. Avvicina le labbra al mio collo e sfiora appena la mia pelle,
scuotendomi con brividi intensi, e sale. La sua lingua tocca il mio
lobo destro, rotea dietro e intorno all'orecchio poi sento per la
prima volta la sua voce, in un sussurro, calda e velata.
-
Io sono Melissa. E sono tua, completamente tua. -
Con
le mani l'avvolgo, la sua pelle è liscia, elastica, cingo piano il
suo collo sottile tra le dita, e finalmente la bacio. La mia bocca
incontra la sua, le nostre lingue si intrecciano, si avvolgono, si
leccano e stringono un un lungo, intenso e passionale bacio. La sua
lingua si impossessa della mia bocca, mi riempie e si insinua dentro
di me delicatamente, senza fretta. Come una eterea ballerina danza
tra le mie labbra, nella mia bocca con una lentezza esasperante,
proprio come vorrei io muovere dentro di lei ora il mio sesso,
lentamente, con fermezza ma senza fretta. Quando si distacca da me
non ho davvero idea di quanto tempo sia trascorso. Con una mano si
allunga oltre la vasca, aprendo uno scomparto nascosto nel pavimento
ed estraendo un grande flacone di cristallo, con all'interno un
fluido rosso, semitrasparente. Ne versa molto sulla mano sinistra,
quindi passandola rapidamente nell'acqua l'appoggia su di me. Il
movimento rotatorio impresso inizia a formare un'intensa abbondante
schiuma che morbida e avvolgente mi ricopre. La schiuma vermiglia,
profumata di lampone e frutti rossi inizia a gonfiare su di noi,
mentre le sue mani, più volte imbevute, iniziano a stringermi,
lisciarmi, accarezzarmi ovunque.
Le
sue dita massaggiano prima il collo, poi le spalle e la schiena,
risalgono quindi sul petto e scendono infine tra le gambe. Il rosso
sapone aggiunge scorrevolezza al movimento, mentre con abilissimi
movimenti gioca e scorre sul mio cazzo marmoreo e poi giù a
stringere e titillare i testicoli caldi e gonfi. Stuzzica quindi il
perineo, accarezza le natiche e la sua bocca torna a unirsi alla
mia. La punta del suo dito ora si insinua delicata e invadente in me,
mentre l'altra mano stringe e massaggia la mia eccitazione,
conducendomi rapidamente alle soglie di un possente orgasmo. Ma
appena prima dell'irreparabile si distacca da me, con un'ultima
leccata alle mie labbra, e si distende sulla schiena sul pelo
dell'acqua ormai intensamente arrossata. Appoggia le braccia
allungate sul bordo e solleva così le gambe intorno al mio collo,
quindi incrociando i piedi mi attira a se. Il mio viso sprofonda così
tra le sue candide cosce e il profumo della sua eccitazione completa
e sovrasta l'aroma dei frutti rossi. Con le dita allarga le sue
intime labbra offrendosi a me, alla mia bocca, alla mia lingua che
affonda in lei assetata e affamata del suo piacere. Lecco, bacio,
succhio e mordicchio, a volte lento e a volte rapido, stringo il
clitoride, poi entro profondo quasi volessi possederla con la lingua.
Le sue cosce si stringono alle mie orecchie e le sento vibrare,
tremare ai miei baci profondi. Le mie mani stringono forte il suo
sedere sodo e così desiderabile e poi le mie dita, fluide di schiuma
scivolano in lei, scorrono nella sua fica dolcissima, quindi
stuzzicano e invadono il suo culetto stretto ma elastico. Prima una e
poi due invadono entrambi i suoi fiori del piacere e, unite alla mia
lingua sul clitoride, conducono Melissa a un intenso, vibrante e
urlato orgasmo.
Adesso
però non resisto più. Mentre è ancora preda dei sospiri del dopo
piacere, senza smettere di stringere il suo sedere tra le mani, le
abbasso le gambe all'altezza dei miei fianchi e con un unico profondo
movimento entro in lei. Un gemito di piacere di entrambi accompagna
il mio ingresso nel suo dolce caldo e tenero nido di lussuria. Ora
finalmente sono in paradiso. Inizio a muovermi spingendola dolcemente
a ogni colpo fuori dall'acqua. Le sue gambe incrociate sulla mia
schiena stringono e assecondano ogni spinta, i suoi occhi restano
incollati ai miei, peccaminosi e perversi, la sua bocca si apre
mentre si lecca e morde le labbra gemendo e pregandomi di continuare.
Ancora e ancora. Forte e sempre più forte. Le mie dita stringono il
suo sedere mentre l'incedere dei miei colpi aumenta ritmico, forte,
intenso. Infine esplodo dentro di lei, insieme a lei. Un orgasmo
totale, incredibile, profondo e assoluto.
Mi
abbandono all'acqua, uscendo da lei. Pochi istanti di splendido nulla
a occhi chiusi pervadono la mia mente, poi la sento muoversi lenta
dietro di me, abbracciandomi. La sua bocca scorre sul mio collo
facendomi sentire lingua e denti. Mordicchia, succhia e lecca
facendomi inarcare di piacere, le sue mani stuzzicano i miei
capezzoli, stringendo, tirando e la sua voce, ora roca, mi sussurra
all'orecchio peccaminose e perverse promesse. Poi la sua mano destra
torna ad accarezzarmi dietro, il suo dito si infila nuovamente a
fondo nel mio sedere e la mia eccitazione torna prepotente a
svettare. Un altro suo sussurro mi scuote e irrigidisce ancora di
più, mentre si distacca nuovamente da me e si appoggia con le
ascelle sul bordo, le braccia piegate all'interno e le mani con i
palmi sul pavimento.
Gira
la testa all'indietro, da destra e mi rivolge uno sguardo eccitato,
peccaminoso mordendosi il labbro inferiore. Mi appoggio alla sua
schiena, poso le mani sui suoi fianchi, accarezzando e stringendo. Le
allargo le gambe con le mie, spingendo i miei piedi contro i suoi
verso l'esterno, la mia mano scende tra le sue gambe, accarezza,
penetra, viola e allarga, quindi avvicino la punta dura e vogliosa
del mio cazzo sul suo tenero roseo buchino e spingo. Un suo unico,
acuto, lungo lamento di piacere accompagna in mio ingresso, molto
lentamente scivolo sempre più su, finché i miei testicoli si
appoggiano alle sue vagina. La sento così stretta intorno a me,
avvolgente. Le sue contrazioni modulate sono quasi un massaggio
erotico e la voglia mi assale irrefrenabile. Inizio a muovermi su e
giù, prima piano e poi sempre più agevolmente, mentre con una mano
l'accarezzo, stringo il clitoride tra le dita accompagnando il ritmo
del mio cazzo durissimo che le viola il culo, sempre più
intensamente. L'orgasmo questa volta mi coglie più in fretta,
irrefrenabile spargo nuovamente il mio seme dentro Melissa.
Ci
separiamo ancora, sempre a malincuore. Lei torna verso di me, il viso
con l'espressione più peccaminosa che io possa immaginare, e mi
parla ancora.
-
Non sarai mica già stanco? Io ho appena iniziato con te. Nelle altre
stanze ci aspettano il paradiso, e l'inferno -
Le
sorrido, mi avvicino e la bacio ancora, intensamente.
Un
pizzicore dietro l'orecchio destro mi interrompe, forte, quasi un
bruciore. Gemo e un piccolo urlo esce dalle mie labbra. Senso di
nausea, disorientamento. Chiudo gli occhi, quindi li riapro. Sono
disteso sul mio divano di casa, sbatto le palpebre un paio di volte,
quindi scollego il microjack neurale. La voce del mio iVirtualife mi
riposta completamente alla realtà, è una voce dolce, sensuale, che
riconosco. La voce di Melissa.
-
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for me to escape from all I know.
Holding back the tears.
There's nothing here has grown.
I've wasted all my tears,
Wasted all those years.
Nothing had the chance to be good,
Nothing ever could, yeah.
I'll keep holding on,
I'll keep holding on,
I'll keep holding on,
I'll keep holding on
So tight.
Holding back the tears.
There's nothing here has grown.
I've wasted all my tears,
Wasted all those years.
Nothing had the chance to be good,
Nothing ever could, yeah.
I'll keep holding on,
I'll keep holding on,
I'll keep holding on,
I'll keep holding on
So tight.
Bellissimo...molto rosso...complimenti davvero.
RispondiEliminagrazie, in effetti nasce per il concorso Red di mysecret diary, proprio a tema il rosso :)
EliminaEh, il rosso ed io siamo quasi indivisibili...e non solo per questioni di orientamento politico, anzi. Per me Rosso significa proprio un modo di vivere e vedere la vita. Non saprei vederla di un altro colore la mia. ;-)
RispondiEliminagià, il rosso ha un suo fascino incredibile, irrinunciabile nei suoi profondi significati :)
EliminaMi affascina sempre leggere come viene interpretato e vissuto il tutto, ma specie il fattore emozionale, dall'uomo... bello
RispondiEliminafelice ti sia piaciuto, in fondo seppur si scriva anche per il proprio diletto, e per giocare con la fantasia riuscire a suscitare qualche emozione in chi legge è un piacere infinito...
Eliminae in tutti i miei racconti c'è sempre comunque molto di me, del mio essere uomo emozionale ;)
Si è vero, pure io scrivo prima per me stessa.. poi ovvio.. pubblico e quindi il riscontro altrui lo vado cercando.
EliminaMa finalmente trovo un racconto dove c'è "il punto di vista maschile" ..e m'è piaciuto insomma :)
:) in quasi tutti tendo a dare un punto di vista maschile credo, in fondo c'è sempre moltissimo di me nei miei racconti...
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